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Vola l’export della pasta
+7,7% in valore (1,3 miliardi
di euro) e dei dolci +12,7% (1,8 miliardi di euro in valore) nei primi
8 mesi 2012. E’ boom di domanda nei mercati emergenti. così
l’AIDEPI - Associazione Industrie del Dolce e Pasta Italiane
Il simbolo per eccellenza della tavola
made in Italy continua a correre sui mercati internazionali: è
la pasta, a +7,7% in valore a quota 1,3 miliardi di euro e 1 milione e
200.000 tonnellate esportate nei primi otto mesi del 2012 con la crescente
richiesta di senza glutine, organica o ricca di fibre (11% del totale
delle vendite nel mondo nel 2012).
Segno positivo anche per l’export dei dolci a +12,7% per un valore
di 1,8 miliardi di euro e 500.000 tonnellate consegnate, con il cioccolato
a +22%, per un valore di 650 milioni di euro. È un vero e proprio
boom di domanda dei due prodotti si registra nei mercati emergenti come
Iran, India ed Egitto. Ecco la fotografia scattata da Aidepi, l’Associazione
delle industrie del dolce e della pasta italiane.
Stati Uniti e Brasile restano i principali consumatori di pasta al di
fuori dei confini nazionali, sottolinea l’Aidepi, ma si affacciano
a sorpresa nuovi Paesi a tirare le vendite all’estero. In particolare,
in Iran l’aumento delle richieste dal 2007 al 2012 ha sfiorato il
120%, ma anche la Cina apprezza gli spaghetti e negli ultimi cinque anni
ha aumento l’import dall’Italia quasi del 40%. Inoltre, sulla
scia delle crescenti tendenze salutiste, cresce la domanda di pasta senza
glutine, organica o ricca di fibre. Nel 2012 ha rappresentato l’11%
del totale delle vendite nel mondo, per un valore globale di 3 miliardi
di dollari.
E anche i dolci made in Italy, registra l’Aidepi, sono in volo sui
mercati esteri con vendite in aumento nei primi otto mesi del 2012 del
12,7% per un valore di 1,8 miliardi di euro e 500.000 tonnellate consegnate.
Tutti pazzi per il cioccolato il cui export sale del 22%, al valore di
650 milioni di euro. E anche in questo caso i mercati emergenti si stanno
dimostrando “golosi”: secondo le stime Aidepi-Euromonitor
nei prossimi cinque anni rappresenteranno l’80% della crescita globale
per il settore dei gelati. Sempre nei prossimi cinque anni i tre quarti
della crescita del settore dolciario sarà generata da dieci Paesi
in particolare: Brasile, Cina, Stati Uniti, India, Regno Unito, Messico,
Russia, Algeria, Turchia ed Ucraina. (www.winenews.it)
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