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APPUNTAMENTI
In Italia il 3% di consumo energetico è imputabile agli sprechi
alimentari
Oggi alla sede Fao di Roma in programma "Reducing and
transforming food waste into a resource"
In Italia il 3% del consumo di energia è imputabile agli sprechi
alimentari: percentuale che equivale ai consumi energetici annuali di
1.650.000 italiani o all'85% dei consumi finali del comparto industriale
di una regione come l'Emilia Romagna, secondo le stime di UniBo su dati
Lmm ed Enea. Negli Stati Uniti il 2,5% dello spreco energetico è
determinato dagli sprechi alimentari. Un doppio spreco, dunque: da un
lato, grandi quantità di energia utilizzate per produrre, distribuire
e consumare cibo; dall'altro, ulteriore energia impiegata nella gestione
e nello smaltimento degli sprechi di alimenti ancora commestibili.
Tutto questo mentre 150 milioni di cittadini europei non sono in grado
di pagare i costi relativi al riscaldamento, al funzionamento degli elettrodomestici
e al gas per cucinare. E a livello italiano la povertà energetica
riguarda circa il 10% delle famiglie. Nel 2012, che le Nazioni Unite hanno
dichiarato anno Internazionale dell'Energia Sostenibile, la campagna europea
''Un anno contro lo spreco'' di Last Minute Market è dedicata ai
costi energetici dello spreco alimentare.
Oggi, martedì 4 dicembre, alla sede Fao di Roma è in programma
"Reducing and transforming food waste into a resource" ("Ridurre
e trasformare in risorsa lo spreco alimentare"), nell'ambito della
145esima sessione plenaria della Fao a cura di Last Minute Market. L'appuntamento
sarà dedicato alle buone pratiche per imparare a ridurre lo spreco
del cibo, dalla questione etichette e della data di scadenza ai progetti
in atto di recupero delle eccedenze.
"Un anno contro lo spreco" è la campagna europea di sensibilizzazione
sui temi dello spreco, lanciata nel 2010 da Last Minute Market, spin off
dell'Università di Bologna - Dipartimento di Scienze e Tecnologie
Agroalimentari. Promosso partnership con il Parlamento europeo - Commissione
Agricoltura e Sviluppo rurale, dedicato nel 2010 agli sprechi alimentari,
nel 2011 agli sprechi idrici e nel 2012 agli sprechi energetici, il progetto,
a cura dell'agro-economista Andrea Segrè, ha già ottenuto
un importantissimo traguardo: quello di aver portato il Parlamento Europeo
riunito in seduta plenaria a richiedere, lo scorso 19 gennaio a Strasburgo,
l'istituzione del 2014 Anno europeo contro gli sprechi alimentari, quale
strumento di informazione e promozione per sensibilizzare i cittadini
europei.
La risoluzione approvata impegna la Commissione Europea a definire per
gli Stati membri strumenti specifici di prevenzione degli sprechi di alimenti:
un obiettivo che, sin dal 2010, era stato indicato dalla campagna di Last
Minute Market attraverso la Dichiarazione congiunta che persegue il dimezzamento
degli sprechi alimentari entro il 2025, e che hanno sottoscritto migliaia
di cittadini, pubblici amministratori, europarlamentari, personalità
eminenti del pensiero scientifico e culturale italiano, così come
del mondo dell'informazione. Da Piero Angela a Margherita Hack, Dario
Fo, Piergiorgio Odifreddi, Milena Gabanelli e don Luigi Ciotti. (www.adnkronos.com)
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