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Mozzarella di bufala: il Consorzio spiega le modifiche al disciplinare
Il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana
Dop chiarisce motivazioni e obiettivi delle modifiche al disciplinare
di produzione della mozzarella di bufala campana Dop, approvate all'unanimità
nel corso dell'assemblea del 27 giugno, attraverso Antonio Lucisano,
Direttore del Consorzio.
“Sconcerta innanzitutto notare come, dietro queste critiche, si
noti una mancanza di conoscenza su quello che è il ruolo effettivo
di un Consorzio – è l’esordio di Lucisano – che
non è un sindacato e opera su delega istituzionale del Ministero
e che ha tra i suoi compiti quello di rappresentare l’intera filiera.
Cosa che noi del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana
DOP facciamo in modo capillare al punto che siamo l’unico Consorzio
ad avere istituito un comitato paritetico dove sono rappresentati in egual
misura allevatori e trasformatori”. Ed è stato proprio il
comitato paritetico a proporre le modifiche che sono state poi approvate
con una schiacciante maggioranza costituita dai voti dei trasformatori
e degli allevatori. “Desta quindi un certo stupore – sottolinea
Lucisano – notare ora una levata di scudi da parte di alcuni che,
non essendo riusciti a far eleggere dei propri rappresentanti all’interno
del sistema consortile, stanno ora attaccandoci in nome degli allevatori,
senza tener conto del fatto che gli stessi allevatori, in sintonia con
i trasformatori, hanno elaborato e quindi approvato all’unanimità
queste modifiche”.
Modifiche che, come già spiegato in più di un’occasione
dai vertici del Consorzio, sono volte non solo a garantire una sempre
maggior qualità del prodotto ma anche a stabilire un rapporto chiaro
e profondo tra allevatori, trasformatori e consumatori. “In questi
giorni purtroppo abbiamo letto dichiarazioni che lasciano basiti –
continua il Direttore del Consorzio – Qualcuno ha parlato di abbassamento
della qualità laddove con le modifiche noi imponiamo ai trasformatori
di acquistare solo e unicamente latte bufalino fresco, proveniente da
animali dell’area DOP. Abbiamo lavorato proprio per far sì
che la DOP diventi sempre più un valore aggiunto che distingua
il prodotto certificato dagli altri. Abbiamo previsto in tal senso anche
un regolamento di uso del marchio che rappresenta un’altra grande
forma di tutela per il consumatore”. Il Consorzio tiene soprattutto
a chiarire la vicenda del “congelamento” della cagliata.
“Su questo argomento abbiamo sentito delle interpretazioni davvero
bizzarre – prosegue Lucisano – quasi sempre venate da una
buona dose di demagogia. In realtà nelle nostre modifiche non si
parla mai di “congelamento”. Semplicemente il Consorzio, che
ha anche un fondamentale ruolo di controllo sui flussi del prodotto sul
mercato, ha ritenuto giusto offrire la possibilità ai trasformatori
di creare una sorta di “polmone” all’interno della propria
azienda, condizionando la cagliata, proprio per far meglio fronte alle
esigenze del mercato e agli esuberi periodici di latte. Su questo si è
creato un malinteso, non so quanto voluto, su cui qualcuno continua a
giocare. E forse si dovrebbe indagare sui motivi che spingono alcune parti
a prendere delle posizioni che danneggiano per prime le categorie che
loro dicono di difendere”. A questo proposito è netta la
posizione del Consorzio di fronte alle recenti accuse di aver indotto
i trasformatori a rescindere i contratti con gli allevatori, “colpevoli”
di aver appunto avanzato dubbi sulla bontà del nuovo disciplinare.
“Non è affatto così – chiarisce Antonio Lucisano
– Tutti sanno che i contratti scadono a ottobre e che se entro 90
giorni dalla scadenza non arriva la disdetta si intendono tacitamente
rinnovati. Il clima di incertezza che si è verificato in seguito
a questi attacchi, ha semplicemente portato alcuni trasformatori a cautelarsi
non rinnovando i contratti con gli allevatori, proprio in attesa di vedere
gli sviluppi dell’intera vicenda. Non siamo quindi noi a determinare
questa situazione, quanto piuttosto coloro che hanno scatenato una crociata
senza motivo. Compresi alcuni deputati della Repubblica che ci muovono
appunti che francamente denotano una assoluta mancanza di conoscenza sulla
materia. I numeri del Consorzio sono sul nostro sito: se questi signori
avranno la bontà di chiamarci, spiegheremo loro come stanno esattamente
le cose. Il Consorzio agisce per il bene di tutti gli attori della filiera
e ha il solo interesse di salvaguardare la qualità, la tracciabilità
e il valore del nostro prodotto. Per qualcuno questo rappresenta materia
di discussione per un giorno ma per noi è storia, passione e vita”.
(www.mozzarelladop.it)
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