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AZIENDE
E PRODOTTI
L'agroalimentare bio regge alla crisi
Euromonitor International ha recentemente licenziato
dei dati relativi al mercato globale per il biologico, indicando un aumento
in valore nel 2010 che ha raggiunto i 27 miliardi di dollari (20,8 miliardi
di euro), con una crescita del 5% rispetto al 2006, ossia prima dell’avvento
delle crisi alimentare, economica e finanziaria che hanno complessivamente
fragilizzato i consumi. La crescita, a due cifre tra il 2006 e il 2008,
si sarebbe però rallentata nel biennio successivo a causa del raffreddamento
delle economie statunitensi ed europea che rappresentano congiuntamente
il 90% del mercato di riferimento.
Le prime due categorie merceologiche, caseario e filiera cerealicola,
hanno testimoniato vendite per 11 miliardi di $ in questo periodo, mentre
il caffè biologico risulta tra i prodotti a maggiore crescita,
così come il settore degli alimenti per l’infanzia. Sul piano
geografico, i mercati dell’estremo oriente e dell’America
Latina dimostrano il maggiore dinamismo, esprimendo forti aumenti di vendite.
In Europa, la Germania rappresenta il principale mercato bio; sul fronte
produttivo il campione d’Europa è però l’Italia
per numero di aziende biologiche: nel 2010 si contavano 47.663 agricoltori,
trasformatori e commercianti. L’Italia stessa, peraltro, presenta
un mercato del biologico in crescita che si stima attorno ai 3,5 mld euro
(dati Organic Services), rendendola una delle protagoniste del settore
a livello mondiale. Una recente indagine svolta dalla FIRAB su incarico
di ISMEA ha stimato che il valore delle vendite all’estero, nel
2010, abbia rappresentato il 45% del valore del mercato biologico nazionale.
L'indagine verrà presentata al Biofach di Norimberga, il 15 febbraio
alle ore 12, presso lo stand del MiPAAF – padiglione 1.
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Laura Genga Ufficio Stampa AIAB
Tel +39 0645437485
BioSottoCasa n° verde 80022122009
ufficiostampa@aiab.it
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