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Ismea, ad agosto tensioni sulle commodities cerealicole
Dopo la battuta d'arresto registrata a luglio, nel mese di agosto i prezzi
agricoli tornano a crescere sotto la spinta dei rincari delle commodities
cerealicole. L'indice Ismea ha registrato nel mese scorso un incremento
del 2,9% su luglio e del 4% su base annua, attestandosi a 138,8 ( base
2000=100).
Tra le coltivazioni, che registrano su base mensile un aumento dei prezzi
del 4,6%, emerge un più 10,1% per i cereali, con il granoturco
rincarato del 15,2% e il frumento in rialzo del 6,2%. La recente ripresa
del mercato cerealicolo - spiega l'Ismea - riflette le tensioni internazionali
seguite al peggioramento delle stime sui raccolti 2012, a causa della
prolungata siccità negli Stati Uniti e in Russia.
Risalgono la china anche i prezzi dell'olio di oliva che ad agosto spuntano
un più 13,9% su luglio. Stabili su base mensile le quotazioni dei
vini, mentre per frutta e ortaggi si segnalano fisiologici assestamenti
al ribasso (rispettivamente del -2,6% e del -7,8%).
Nel comparto zootecnico aumentano del 3,9% i listini del bestiame vivo,
con aumenti del 10,7% per i suini (limitatamente ai capi da macello),
del 2% per gli avicoli, dell'1,8% per i bovini e del 2,6% per gli ovi-caprini.
Al contrario, segnano il passo le quotazioni nel comparto lattiero-caseario,
in calo dello 0,3% rispetto a luglio.
Passando al confronto annuo (su agosto 2011), Ismea rileva un incremento
medio del 7,8% per le coltivazioni. Ad eccezione dell'olio di oliva, per
il quale si conferma un divario negativo dei prezzi con lo scorso
anno (-14,2%), per tutti gli altri comparti emerge una tendenza all'aumento.
Un contributo decisivo è venuto dai semi oleosi (+20,5%), con la
soia in particolare che ha raggiunto il livello di 495 €/tonnellata,
il più elevato dell'ultimo ventennio. Incrementi tendenziali a
due cifre anche per vini (+36,7%) e frutta (+15,8%), mentre appaiono più
contenuti gli aumenti di cereali (+5%) e ortaggi (+7%).
Non emergono infine variazioni di rilievo per i prodotti zootecnici. Lo
0,1% di aumento rispetto ad agosto 2011 è il risultato di dinamiche
contrapposte, con il bestiame vivo in rialzo mediamente dell'8,6% e i
lattiero-caseari in flessione del 9,5%. (www.ismea.it)
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