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AZIENDE
E PRODOTTI
Il sughero: la soluzione piu’ naturale per conservare il
vino
Al via la campagna di comunicazione per la promozione del sughero
in Italia promossa da Apcor e Assoimballaggi/Federlegnoarredo
In partenza in Italia e in altri 12 paesi la campagna di promozione del
sughero che durerà 18 mesi ed è promossa da APCOR (Associazione
Portoghese dei Produttori di Sughero) e da Assoimballaggi/ Federlegnoarredo
per l’Italia. Promuovere il sughero permette non solo di evidenziare
le straordinarie caratteristiche di questo prodotto e le sue diverse applicazioni,
a partire dalla tappatura per il vino, ma anche di far conoscere il grande
patrimonio che le foreste di sughero “mediterranee” rappresentano
per l’economia di questo bacino e del nostro paese e il loro valore
nella salvaguardia di un ecosistema tutto da scoprire.
La produzione mondiale di sughero raggiunge le 300 mila tonnellate annue
e si concentra nel bacino del Mediterraneo tra il Portogallo con il 52,5%
del totale, la Spagna con il 29,5%, l’Italia con il 5,5%, seguite
da Algeria, Marocco, Tunisia e Francia.
L’Italia, al terzo posto tra i produttori mondiali, con 170 mila
quintali di sughero prodotti all’anno, realizza circa un miliardo
e mezzo di tappi di sughero. L’industria del vino è, infatti,
il maggior “cliente” dell’industria del sughero e assorbe
il 70% della sua produzione.
La rimanente produzione è così suddivisa: 16% settore bio-edilizia,
9% settore calzaturiero, 3% settore artigianato.
Giuseppe Molinas, Consigliere Incaricato del Gruppo Sughero di Assoimballaggi
afferma: “Il bacino del Mediterraneo è coperto da circa 2,2
milioni di ettari di foreste da sughero, di cui circa 225.000 si trovano
in Italia, per il 90% in Sardegna e per la restante parte in Sicilia,
Calabria, Lazio, Toscana e Campania. Nel nostro Paese le 250 aziende del
settore sono per la maggior parte ubicate all’interno del Distretto
del Sughero di Calangianus in Sardegna, dove si trasforma circa il 70%
di tutto il sughero lavorato in Italia. I circa 2 miliardi di tappi, tra
quelli prodotti e quelli lavorati in Italia, ci permettono di coprire
un fabbisogno di un Paese come il nostro, che è tra i primi produttori
ed esportatori di vino a livello mondiale. Il sughero e il vino hanno
una storia secolare e la storia dell’uno non può prescindere
da quella dell’altro. Questo antico connubio con il vino italiano
ci fa affermare che per le sue caratteristiche il sughero è ancora
oggi la soluzione più naturale ed efficace per la conservazione
del vino in bottiglia”.
Il numero di addetti del settore conta 6.000 occupati, tra diretti, stagionali
e indotto. L’attenzione ai laboratori di Ricerca & Sviluppo
applicati al controllo della qualità dei tappi di sughero, insieme
alla maestria nella lavorazione, ci permettono oggi di offrire al mercato
tappi adatti a tutte le esigenze.
Roberta Danzi, Coordinamento Tecnico Laboratori Unione Italiana Vini,
dichiara: “Il sughero è molto importante nell’industria
vitivinicola in Italia e già al Vinitaly di due anni fa l’Unione
Italiana Vini era tra i partecipanti del tavolo tecnico per la revisione
del Disciplinare per la creazione di un nuovo documento di riferimento
per il controllo di qualità dei tappi di sughero in Italia. Come
UIV abbiamo un laboratorio attrezzato con le più moderne apparecchiature
dedicato ai controlli sui tappi; ogni anno analizziamo circa 600 campioni
provenienti dalle cantine di tutta Italia”.
Le foreste di sughero, in Italia Sugherete e in Portogallo Montado, sono
un patrimonio irrinunciabile anche da un punto di vista ambientale. Le
Sugherete costituiscono un habitat ideale per varie specie animali e rappresentano
uno dei migliori esempi di biodiversità mediterranea e ambientale.
Inoltre hanno un ruolo molto importante per la lotta al depauperamento
e alla desertificazione a favore dello sviluppo sostenibile.
Il sughero svolge un ruolo fondamentale nel combattere il surriscaldamento
globale, poiché ogni anno assorbe più di 10 milioni di tonnellate
di C02 . Inoltre, lo studio sul Life Cycle Assessment, condotto da Price
Waterhouse Coopers, mostra che il processo produttivo dei tappi di sughero
emette C02 24 volte in meno rispetto ad altri tappi artificiali.
Massimiliano Rocco, Responsabile Programma Traffic e Timber Trade del
WWF Italia, aggiunge: “Le Sugherete sono una priorità per
l’attività del WWF nel Mediterraneo, la loro gestione corretta
coniuga conservazione della biodiversità e sviluppo economico.
Come WWF ci stiamo muovendo per cercare di rafforzare nei produttori,
come nei consumatori, il senso del valore della certificazione FSC che
consente di promuovere una gestione forestale, in modo che risulti adeguata,
che produca benefici sociali e tenga conto anche di quelli economici.
Ormai sono oltre 50.000 gli ettari di sugherete che hanno ricevuto questa
certificazione e 150.000 ettari di sugherete portoghesi potrebbero essere
certificate entro il 2010”. Continua Rocco: “Abbiamo deciso
di sposare questa causa perché le Sugherete sono minacciate da
più parti, a causa di una governance non adeguata, mancanza di
investimenti per una corretta gestione e cambiamenti del mercato di riferimento,
quale quello dei tappi di sughero. La conseguenza della diminuzione dell’utilizzo
dei tappi di sughero potrebbe portare all’abbandono delle Sugherete,
rischiando di condannare queste foreste mediterranee”.
Per informazioni stampa:
Antonella Nasini, Giorgio Vizioli, Silvia Damato
mail: cork@noesis.net
tel. 02 831051.1
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