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SALUTE
E BENESSERE
Parmigiano Reggiano vs “Parmetta”
La Germania tutela il made in Italy.
Vittoria del made in Italy sulle falsificazioni. Il Tribunale di Colonia
ha dato ragione al Consorzio del Parmigiano Reggiano vietando la commercializzazione
e la pubblicità in Germania di "Parmetta", un prodotto
a base di formaggio che, secondo la sentenza, viola la Dop Parmigiano
Reggiano
Il Tribunale di Colonia ha dato ragione al Consorzio del Parmigiano
Reggiano vietando la commercializzazione e la pubblicità sul territorio
tedesco di “Parmetta”, prodotto a base di formaggio che, secondo
la sentenza, viola la Dop Parmigiano Reggiano.
La vicenda era iniziata il 22 gennaio e dopo un primo provvedimento cautelare
del Tribunale, a nulla è valsa l’opposizione presentata dalla
ditta tedesca. Per il Tribunale, infatti, il nome "Parmetta"
costituisce una chiara evocazione della Dop Parmigiano Reggiano e i giudici
hanno ritenuto che il prodotto (composto da formaggio a pasta dura per
il 54% e da preparazione di formaggi per il 17%) sia del tutto comparabile
con la Dop e non un condimento a base di spezie, come sostenuto dalla
società tedesca. A seguito della notifica della sentenza i legali
tedeschi hanno comunicato ai colleghi del Consorzio la decisione di non
impugnare il provvedimento cautelare emesso dal Tribunale che diviene
così definitivo.
«Una vittoria del made in Italy - ha detto soddisfatto l'assessore
all'Agricoltura della Provincia di Modena Giandomenico Tomei - che contribuisce
a tutelare uno dei prodotti che fanno parte dell'identità del nostro
territorio»: e'' il commento soddisfatto dell' alla notizia che
«La vicenda - aggiunge Tomei - sottolinea l'importanza dei consorzi
per la tutela dei nostri prodotti tipici e mette in evidenza, ancora una
volta, come questi siano gli strumenti più efficaci per garantire
la vigilanza rispetto ai tentativi di imitazione e concorrenza sleale,
così come per sviluppare attività di qualificazione della
produzione».
Il Parmigiano Reggiano è il formaggio più copiato nel mondo
e se la punta dell'iceberg delle imitazioni è il Parmesan diffuso
in tutti i continenti, dagli Stati Uniti al Canada, dall'Australia fino
al Giappone, in vendita c'è anche il Parmesao in Brasile, il Regianito
in Argentina, Reggiano e Parmesano in tutto il Sud America, ma anche Pamesello
in Belgio o Parmezan in Romania.
È quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere soddisfazione
in riferimento al pronunciamento del Tribunale di Colonia che ha dato
ragione al Consorzio del Parmigiano Reggiano vietando la commercializzazione
e la pubblicità sul territorio tedesco di “Parmetta”,
un prodotto a base di formaggio che, secondo la sentenza, viola la denominazione
di origine Parmigiano Reggiano (Dop).
Sul mercato europeo il gustoso formaggio è protetto dalle imitazione
sulla base del regolamento europeo di tutela delle denominazioni che consente
di intervenire giuridicamente anche se si moltiplicano i casi di imitazione.
Particolarmente grave è la situazione sui mercati extracomunitari
come gli Stati Uniti dove a fronte di una importazione media dall'Italia
di circa 10mila tonnellate all'anno di Parmigiano Reggiano e Grana Padano,
si producono quasi 70mila tonnellate di Parmesan, tra Wisconsin, New York
e California. In altre parole è originale solo una scaglia su otto.
Se a livello internazionale serve un accordo sul commercio nel Wto per
la tutela delle denominazioni dai falsi, è anche necessario fare
chiarezza a livello nazionale ed europeo dove occorre estendere l'obbligo
di indicare in etichetta l'origine a tutti i prodotti lattiero caseari.
www.italiaatavola.net
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