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AZIENDE
E PRODOTTI
Valorizzare veramente l’olio extravergine
Nella splendida location dell’Isola d’Ischia si è
recentemente svolto il Convegno, organizzato dal CNO (Consorzio Nazionale
Olivicoltori) per illustrare il proprio progetto a favore della valorizzazione
dell’olio extravergine Italiano, finanziato con il Reg. CE 867/08
e che prevede una larga intesa di filiera.
Ha aperto i lavori il Presidente del CNO Claudio Di Rollo che ha
esaminato in particolare la situazione di obiettiva difficoltà
del comparto olivicolo italiano, che ha visto bensì un lieve aumento
dei consumi mondiali, ma a fronte di una diminuzione del reddito totale
per i produttori italiani. A questa situazione il CNO cerca di porre rimedio
offrendo consulenze tecniche ed azioni promozionali, oltre che promuovendo
accordi di filiera, favorendo la concentrazione dell’offerta ed
organizzando una commercializzazione unitaria. E’ poi intervenuto
l’On Enzo Lavarra, Presidente del Forum politiche agricole
del Pd, che si è soffermato sulle difficoltà del comparto
olivicolo. Angelo Petruzzella di Legacoop e Domenico Mastrogiovanni della
CIA hanno poi rispettivamente posto in luce il drammatico calo di reddito
dell’agricoltore italiano.
Dopo queste premesse politiche è intervenuto Rosario Scarpato,
presidente onorario di Itchefs-gvci, il famoso network di chef italiani
nel mondo, che ha esaminato l’immagine dell’olio d’oliva
all’estero. Ha spiegato innanzi tutto come il prodotto
goda all’estero di una fama salutistica e i consumi stanno vivendo
un vero e proprio boom sia nel Nord Europa, sia e soprattutto nei Paesi
emergenti (Cina, India, Cile ed anche negli Usa). Ciò determina
un’ottima opportunità per le nostre produzioni, però
ha favorito la coltivazione anche in quei Paesi, almeno dove le condizioni
climatiche lo consentono, con buoni risultati anche qualitativi ad esempio
in Cile, California, Australia e nella stessa India (paradossale a questo
proposito la condizione dell’Australia, discreta importatrice, anche
dall’Italia di extravergine, ma già anche buona esportatrice).
Le nostre attuali possibilità commerciali anche in questi Paesi
rimangono ottime, soprattutto se useremo una strategia di “marketing
di contesto”, cioè se sapremo vendere assieme all’olio
il fascino del nostro territorio, la sua cultura e le molteplicità
varietali, che sono la nostra vera ricchezza. Bisognerebbe fare promozioni
più incisive e soprattutto più continuative ed organiche.
A questo proposito la grande Cucina Italiana, universalmente nota ed apprezzata,
rappresenta un’ottima opportunità di far uscire dall’episodicità
la nostra promozione. Lo chef, infatti, che quotidianamente fa dell’olio
di qualità un punto di forza della propria cucina, può essere
un vero missionario dell’extravergine. La cucina italiana offre
dunque una preziosa infrastruttura, già organizzata, per dare all’olio
italiano un “competitive advantage” unico.
Da ultimo è intervenuto Pierpaolo Iannone, consulente del CNO,
che ha presentato nei particolari il programma triennale di promozione
del CNO, finanziata con il contributo dell’Unione Europea
e dell’Italia Reg. CE 867/08, giunto ormai al secondo anno. Si è
cercato innanzi tutto di monitorare del mercato, analizzando un campione
di 2540 Aziende agricole e costituendo un Osservatorio prezzi, che ha
consentito una prima radiografia della produzione olivicola italiana,
poi divulgata tramite una newsletter. Si è poi operato nel miglioramento
della qualità dell’olio di oliva e nell’impatto ambientale,
coinvolgendo 1065 Aziende. Questa azione ha poi dato luogo ad un disciplinare
coltivazione integrata e bio che ha identificato, ottimizzandone tutte
le fasi di produzione e conservazione, consentendo così di ottenere
un Olio di Alta qualità, caratteristica per il momento autocertificata,
ma di cui è stata richiesta la certificazione ufficiale.
A questo punto il CNO ha affrontato il problema della comunicazione
al mercato di questi risultati qualitativi raggiunti. Innanzi tutto
si è documentata la tracciabilità dei prodotti, comunicandola
al consumatore attraverso due mezzi: da un lato il Sistema SMS, invitando
il consumatore ad inviare un messaggino con il codice che trova sulla
bottiglia e ricevendo così la storia e le caratteristiche del prodotto
dall’altro un’altra tecnologia, quella del Qr- code che consente,
fotografando con il telefono cellulare un codice apposto alla bottiglia,
di avere tutte le informazione, anche visive, sul prodotto e sull’ambiente
da cui nasce, senza costi e senza limiti dimensionali.
Avendo quindi realizzato una qualificazione della produzione e degli adeguati
strumenti di comunicazione verso il consumatore, ciò che resta
ha concluso Di Rollo è una efficace promozione del prodotto,
sia sul mercato interno che su quelli esteri, riorganizzando un efficiente
strumento economico di prodotto capace di aggregare il più possibile
l’offerta per affrontare le sfide della competitività internazionale
con la valorizzazione della qualità italiana. Ed è appunto
questa la sfida del CNO per il futuro.
Gianluigi Pagano
Tel. 051 475055
E-mail: paganoprom@hotmail.com
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