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SALUTE
E BENESSERE
Il miele delle Dolomiti Bellunesi verso la DOP
Anche per il “Miele delle Dolomiti
Bellunesi” è iniziata l’ultima tappa verso il traguardo
della Denominazione d’Origine Protetta. “Con il parere positivo
della Commissione, la domanda è stata pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale dell’Unione Europea di giovedì 8 luglio scorso
– ha spiegato l’assessore all’agricoltura del Veneto
Franco Manzato – e se nei prossimi sei mesi nessun Paese avrà
obiezioni, questo prodotto, figlio di un territorio dichiarato dall’Unesco
Patrimonio dell’Umanità e della bravura degli apicoltori
bellunesi, verrà ufficialmente iscritto nell’elenco delle
denominazioni, tutelate e valorizzate a livello mondiale”.
“Per il bellunese, ma più in generale per quel patrimonio
di sapori, tradizioni e tipicità che è il Veneto –
ha proseguito Manzato – quello del Miele delle Dolomiti Bellunesi
DOP è un obiettivo prestigioso e perseguito con determinazione,
un contributo all’economia della nostra provincia montana, un ulteriore
elemento di promozione e di offerta che potrà contribuire alla
produzione di valore aggiunto. Tra circa 6 mesi, con la formalizzazione
di questa DOP, il paniere regionale dei prodotti a Denominazione o Indicazione
protetta salirà a 34 unità, affiancando le 25 DOC, le ormai
8 DOCG dei vini (anche se due di queste partiranno solo dalla prossima
vendemmia) e oltre 370 prodotti tipici: una cifra che fa del Veneto la
prima regione italiana e probabilmente europea nella distinzione, protezione
e valorizzazione delle proprie tipicità”.
Il “Miele delle Dolomiti Bellunesi” viene prodotto, a partire
dal nettare dei fiori del territorio montano bellunese, dall’ecotipo
locale di “Apis mellifera” che deriva da incroci naturali
tra diverse razze apistiche, prevalentemente tra quella Ligustica e Carnica.
In funzione delle differenti specie botaniche che fioriscono scalarmente
durante il periodo di produzione, la futura DOP sarà proposta nelle
seguenti tipologie: Millefiori, di Acacia, di Tiglio, di Castagno, di
Rododendro e di Tarassaco.
Regione Veneto
Sebastiano.Carron@regione.veneto.it
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