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AZIENDE
E PRODOTTI
Nel 2009 in crescita volumi export, un terzo è vino sfuso
Il presidente del settore vitivinicolo
di Fedagri Adriano Orsi: “necessario investire sulla promozione
valorizzando la qualità del nostro made in Italy”
Crescono le esportazioni di vino italiano
all’estero: nell’anno appena concluso, secondo i dati Ismea,
l’export vitivinicolo ha registrato un incremento del +10,2% in
volume, a fronte di un calo del 5,4% in valore rispetto al 2008. Si tratta
di un andamento dettato per lo più dall’incremento delle
esportazioni di vini sfusi (+18%) che rappresentano ormai un terzo del
totale delle esportazioni di vino italiano (33% contro il 30% del 2008).
Relativamente ai vini imbottigliati, la performance risulta positiva solo
nei quantitativi (+5%) mentre si riducono sostanzialmente i valori (-4%
rispetto al 2008).
“I segnali più importanti arrivano dal mercato europeo –
commenta Adriano Orsi, che ha presieduto il Comitato di Settore vitivinicolo
di Fedagri-Confcooperative svoltosi oggi a Roma – che ha rappresentato
nel 2009 il 56% del nostro export”. Il primo mercato è la
Germania, dove si registra un ritorno al consumo del vino italiano dopo
che lo scorso anno molti compratori avevano preferito approvvigionarsi
dal mercato spagnolo (nel 2009 sono cresciuti in particolare i vini sfusi,
con un +21% in volume). Al secondo posto il Regno Unito, dove cresce la
domanda di vini spumanti (+18%) e imbottigliati (+9% in volume) a fronte
di un calo del 4% dei vini sfusi.
“La leva fondamentale per il nostro export – prosegue il presidente
del Settore Vitivinicolo Orsi – resta la promozione: è indispensabile
che le nostre imprese continuino ad investire sulla promozione dei propri
marchi, per far conoscere l’eccellenza qualitativa del vino italiano.
In considerazione del fatto che il mercato è ormai sempre più
stretto tra una politica di riduzione dei prezzi e un crescente potere
contrattuale della grande distribuzione organizzata”.
Per quanto riguarda l’export verso i paesi extra-Ue, buona la crescita
in volume (+6,6%), ma importante riduzione in termini di valore (-10,8%).
La meta principale dei vini italiani resta gli Stati Uniti, nonostante
la flessione della domanda registrata nel 2009 (-4% in volume e -10% in
valore).
Dal lato delle importazioni di vino, nel 2009 si è registrata,
sempre secondo i dati Ismea, una riduzione del 25% rispetto al 2008.
UFFICIO STAMPA FEDAGRI – CONFCOOPERATIVE
Alina Fiordellisi
Tel. 06 46978202
+ 39 380 3996627
fiordellisi.a@confcooperative.it
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