AZIENDE E PRODOTTI

150 anni d’Italia in un vino
Arriva il “rosso tricolore” dell’unita’ del Belpaese che racchiude in un’unica bottiglia i vitigni ed i territori di tutte le regioni italiane. Roberto Cipresso, winemaker italiano di fama internazionale, lo ha creato per le Città del Vino che presenteranno la bottiglia n. 0 il 5 novembre al “Merano International Wine Festival”

I 150 anni d’Italia in un vino: arriva il “rosso tricolore” dell’Unità del Paese che racchiude in un’unica bottiglia l’Italia del vino, una selezione dei vini da vitigni autoctoni più rappresentativi - dal Sangiovese al Sagrantino, dalla Barbera al Nebbiolo, dalla Corvina al Montepulciano, passando per Aglianico, Primitivo e Nero d’Avola fino al Cannonau - dei territori di tutte le regioni italiane, dalla Val d’Aosta alla Sicilia. Roberto Cipresso, winemaker italiano di fama internazionale, lo ha creato per le Città del Vino, che presenteranno la bottiglia n. 0 de “Il Taglio per l’Unità” il 5 novembre al “Merano International Wine Festival” (info: www.cittadelvino.it). “La speciale cuvèe sarà realizzata in 150 magnum, tante quanti gli anni della storica ricorrenza, che - sottolinea il presidente delle Città del Vino Giampaolo Pioli - saranno donate al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano come omaggio negli incontri ufficiali con i “grandi” della terra”.
La speciale cuvèe, che rappresenta l’essenza dell’Italia del vino con i suoi territori, è il risultato di un raffinato assemblaggio eseguito personalmente da Roberto Cipresso che ha unito i vini prodotti esclusivamente con più di 20 vitigni autoctoni italiani messi a disposizione da oltre 30 aziende selezionate da lui stesso in rappresentanza di tutte le regioni italiane. “Il risultato - aggiunge il presidente delle Città del Vino Giampaolo Pioli - è un vino che esprime il concetto di unità del Paese, intensamente desiderata nel momento in cui fu conseguita nonostante la condizione di frammentazione e la presenza di realtà complesse, differenti, che comunque riuscirono a sentirsi una cosa sola, forse proprio in virtù di quelle differenze. Oggi c’è bisogno di riscoprire quell’entusiasmo, e non esiste altro prodotto che sia il simbolo di tutta l’Italia come il vino”.
E se è vero che “un vino - spiega l’enologo Roberto Cipresso - possa avere in molti casi la dignità di un’espressione artistica in grado di comunicare un messaggio forte, e di sicuro può essere un vero e proprio oggetto culturale, per la storia che rappresenta”, allora “per trasmettere, attraverso il vino, il fascino dell’Italia quale Paese reso straordinario dai processi di contaminazione di tante culture differenti - aggiunge Cipresso - è stato inevitabile per la realizzazione della cuvèe intraprendere la strada della mescolanza di varietà autoctone italiane che, per motivi storico-culturali, ma anche per le proprie caratteristiche organolettiche, e per il loro terroir, risultano le più rappresentative delle singole regioni”.
“L’originale etichetta artistica, realizzata dall’artista montalcinese Annibale Parisi - conclude Pioli - rappresenta la “ricucitura” dei tanti e diversi territori italiani con la loro storia e tradizioni attraverso il vino, l’elemento che unisce tutta l’Italia. La bottiglia è il frutto di un’accurata realizzazione da parte delle aziende del grande artigianato italiano: le magnum sono state realizzate dalla Bruni Glass di Trezzano sul Naviglio (Milano), una delle vetrerie più prestigiose d’Italia; i tappi dall’esclusiva stampigliatura sono della Italsughero Fratelli Correggi di Montecchio Emilia (Reggio Emilia); le cassette in legno che custodiscono ogni singola bottiglia sono state realizzate invece dalla Faag di Buonconvento (Siena) con materiale riciclato della Riciclandia di Croce di Lucignano (Arezzo)”.

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