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AZIENDE
E PRODOTTI
Spumantimania nel mondo
Fra tradizione e attenzione alle spese, crescono i consumi per le festività.
Si sente aria e voglia di superare le paure di crisi.
A una bottiglia di spumante non si può
rinunciare anche per le festività 2009, così in Italia e
ancor più nel mondo. Segnali generali sui consumi e dati di consumo
provenienti da altri paesi avevano fatto temere il peggio, invece all’emozione
di una buona bottiglia non si rinuncia. Niente spese folli, ma al primo
posto delle spese per Natale c’è la tavola. Spesa globale
inferiore dell’8% per la riduzione di prezzi,con volumi stabili.
Nel mondo le bottiglie spedite in 80 paesi fra settembre e novembre presumono
consumi di circa 140 milioni di bottiglie: mai così alto il volume
negli ultimi 15 anni. Vuol dire che 3 bottiglie su 5 spedite all’estero,
sono consumate in 25 giorni, da Santa Lucia all’Epifania. Sicuramente
in forte controtendenza i consumi delle bollicine italiane rispetto ai
concorrenti Champagne e Cava, che registrano cali evidenti anche con prezzi
crollati del 30% all’estero. “Nessun paragone – dice
Giampietro Comolli, economista delle bollicine e esperto che da 20 anni
fa il monitoraggio dei mercati – con le bollicine nazionali: sono
realtà Paese diverse. L’Italia è il terzo produttore
al mondo con 360 milioni di bottiglie di vini spumanti. Germania e Francia
si contendono il primo posto con 430-450 milioni. Nel mondo si consumano
2,6 miliardi di bottiglie l’anno e l’Italia con 190 milioni
di bottiglie è il secondo esportatore al mondo dopo la Francia”.
Buoni risultati si hanno dai mercati emergenti Brasile e Australia in
testa; ottime performance anche in Estremo Oriente. Ma i migliori risultati
si riscontrano negli Stati Uniti(+40%) con un aumento di valore del +
16% rispetto allo stesso periodo del 2008 e in Inghilterra dove, però,
ad un incremento dei consumi del 27% corrisponde una paritetica riduzione
in valore, dopo 5 anni di crescita dei prezzo del 50-60%.
In Italia, per le festività non si rinuncia allo spumante, si prevede
un consumo di 90 milioni di bottiglie di produzione nazionale, in calo
del 2% sul 2008 con un fatturato di 720 milioni; in crescita (+8%) le
vendite in Gdo. Sul mercato nazionale dimezzate le bottiglie di Champagne.
Piace sempre di più il regalo di una bottiglia di bollicine: meno
cesti (-10%), ma più monoconfezione rigorosamente made in Italy(+
5%) In calo invece i consumi nei ristoranti (-16%) anche se spopola l’aperitivo
al tavolo. Importante la crescita delle mescite (+12%) al bar e ovunque
con i principali consumatori, i giovani fra i 18 e i 35 anni. Al posto
dei cocktails incrementa il consumo di bollicine. Fra i meno giovani,
sopra i 45 anni, cresce la voglia e passione per i vini spumanti: il 70%
dei consumatori abituali dichiara che nel 2009 hanno aumentato i consumi
di bollicine soprattutto a tavola e soprattutto lontano da feste e ricorrenze.
E’ in crescita la destagionalizzazione e l’abbinamento libero
a tavola. Il brut e il dry coprono oltre il 70% dei consumi.
Il mercato mondiale - sostiene Comolli - riconosce una qualità
e un valore più alto del passato per i vini spumanti perché
il marchio made in Italy a tavola funziona, si sostituiscono altri vini
anche con più storia perché la leva del prezzo è
fondamentale, oltre che la diffusione, la reperibilità nei punti
vendita, etichette chiare e una tipologia di prodotto più in linea
con i gusti internazionali e con i bisogni di cucine mondiali diverse
e di più semplice composizione. Più la destagionalizzazione
cresce, più aumentano i consumi: questa è la strada”.
L’INDAGINE. Spumantimania dilaga
all’estero: 140 milioni bottiglie nazionali su 190 milioni (+10%
sul 2008) spedite nel 2009 sono stappate a fine anno. Fatturato export
al consumo pari a € 1,90 mld: ancora incremento in volumi e in valore
sul 2008.
In Italia primi botti per Sant’Ambrogio e Santa Lucia. Stima a 90
milioni di bottiglie stappate nei 25 giorni di festa. Tiene il mercato
nazionale, un leggero calo dei prezzi al consumo del 5%. Saranno spesi
720 milioni di euro, di cui il 44% nella grande distribuzione. Crescono
ancora i consumi domestici. I volumi della produzione nazionale in crescita
nel 2009.
Comolli: “ Nel mondo oltre 2,6 miliardi di bottiglie sono consumate
all’anno. L’Italia chiuderà il 2009 con 345 milioni
di bottiglie raggiungendo il 3° posto. Le bollicine piacciono perchè
è un bere moderno, abbinabile con ogni cultura alimentare, minor
gradazione alcolica. Le etichette “parlanti” favoriscono i
consumi. Cresce la cultura dei vini effervescenti a tutto pasto”.
FONTI DELL’INDAGINE : Telemarket svolta dal 20 settembre al 10 dicembre
in 80 punti vendita; 60 centri grande distribuzione; 2 sondaggi verso
bubble’s-lovers, 30 ristoranti; 25 winebar e alberghi; 20 esportatori;
26 importatori.
Giampietro Comolli
Esperto vini con bollicine
Responsabile osservatorio mercati&consumi
+39 3335388188
+39 3351996531
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