|
AZIENDE
E PRODOTTI
Una nuova tendenza: l’honey traveller
E’ salutista e rispettoso dell’ambiente, sceglie
mete poco frequentate, preferisce acquistare direttamente dal produttore
e ricerca mieli artigianali e insoliti: ecco l’identikit dell’honey
traveller
I “viaggiatori del miele”
italiani sono in costante ascesa: le loro mete d’elezione sono le
Città del Miele, associazione di 42 Comuni, 3 Comunità montane,
1 Provincia e 1 Parco regionale caratterizzati da una produzione di eccellenza
E' un salutista, un esploratore di sapori, molto attento all’individualità
di prodotto, all’identità d’origine che lega il particolare
gusto di un cibo alla sua terra d’origine, a una qualità
alimentare rispettosa dell’ambiente che lo circonda. Per i suoi
viaggi sceglie località spesso poco conosciute e frequentate, lontane
dalle rotte più commerciali, preferisce fare i suoi acquisti direttamente
dal produttore e ricerca mieli monofloreali e insoliti: ecco l’identikit
dell’honey traveller, ovvero il “viaggiatore del miele”,
una nicchia di turisti in costante ascesa nel nostro Paese. Meta d’elezione
degli appassionati del dolce prodotto delle api sono le Città del
Miele, associazione di 42 Comuni, 3 Comunità montane, 1 Provincia
e 1 Parco regionale, che dalla Valle d’Aosta alla Sicilia offrono
una produzione d’eccellenza e territori di grande rilievo storico,
ambientale e culturale.
L’honey traveller è particolarmente attento alla particolarità
dei cibi: privilegia produzioni di nicchia e naturali, è attento
al biologico. Il miele risponde perfettamente alle sue attese in fatto
di alimentazione genuina, e l’honey traveller ne è un grande
consumatore: se in Italia se ne mangiano mediamente ogni anno solo 400
grammi a testa - il 35% in meno rispetto alla media europea, che si attesta
intorno ai 600 grammi procapite - il vero appassionato può arrivare
a consumarne fino a 500 grammi alla settimana, pari a 6 kg in un anno.
Non lo usa solo come dolcificante alternativo per il latte, il tè
e il caffè, o tradizionalmente spalmato sul pane per una salutare
colazione o merenda, lo utilizza come “cibo” nell’elaborazione
di ricette in cucina, come “partner” ideale, quasi indispensabile,
in ricercati abbinamenti con i formaggi.
L’acquisto diretto, legato alla ricerca specifica di una particolarità
di miele, è una delle principali motivazioni che spinge l’honey
traveller a mettersi in viaggio: ogni volta sceglie di andare alla scoperta
di nuove tipologie di prodotto, esplorando percorsi ed itinerari ad hoc,
e arricchendo così, una volta a casa, la propria mieloteca personalizzata.
L’honey traveller ama conoscere ed acquistare mieli insoliti e rari,
e la scelta di casa nostra non potrebbe essere più vasta. L’Italia,
grazie alle notevoli varietà floreali territoriali, alle caratteristiche
climatico-ambientali che differenziano una regione e l’altra, è
infatti l’unico Paese al mondo in grado di produrre oltre 40 qualità
di mieli, ciascuna con proprietà, gusti, usi e prezzi diversi:
dal giallo e allegro miele di girasole (si produce in Toscana, Piemonte
e Abruzzo), al delicato e fruttato miele di rododendro (si raccoglie sulle
Alpi a 2.000 metri di altitudine), dal dolcissimo e chiaro miele di sulla
(si raccoglie nelle regioni centrali, soprattutto in Toscana) passando
per il nespolo, il corbezzolo, l’erica, il girasole, il rododendro,
la lupinella, la lavanda, la marruca, il cardo e l’erba medica,
il miele di corbezzolo (si produce in Sardegna) e il sempre più
prezioso millefiori di alta montagna (legato ai territori delle Alpi,
dalla Valle d’Aosta al Piemonte, dalla Lombardia al Trentino fino
al Veneto).
Spesso l’honey-traveller si dedica alla sua passione coinvolgendo
l’intera famiglia, cogliendo l’occasione per fare un break
dalla frenetica vita quotidiana e dai ritmi della città. Le mete
che predilige sono quelle meno conosciute e frequentate del Belpaese,
che con i suoi 75.000 apicoltori e oltre un milione di alveari offre un
ventaglio di possibilità pressoché infinito: dai boschi
della Valle d’Aosta alle rive del Mediterraneo, dalle coste siciliane
a quelle sarde, dai piccoli e grandi centri storici a suggestivi panorami
montani e marini. L’honey traveller è un turista consapevole
e responsabile, che viaggia cercando di conoscere a fondo e con rispetto
la cultura locale, generando ricadute positive per l’economia territoriale,
ma senza alterare le condizioni ambientali e il carattere del paesaggio
che lo ospita.
|
|
|