AZIENDE
E PRODOTTI Un matrimonio riuscito quello tra la grande
distribuzione e i prodotti a denominazioni di origine Dop e Igp, quelli
cioè legati alle eccellenze e alle peculiarità del territorio.
Quasi due terzi delle quantità certificate a marchio di qualità
comunitario, infatti, vengono vendute in Italia sugli scaffali delle grandi
superfici distributive (il 58% del totale, fonte: Nomisma), contro il
30% che passa invece attraverso il dettaglio tradizionale e una quota
marginale occupata dalla ristorazione (8%) e dalla vendita diretta (3%).
“La lettura di questi dati evidenzia
– commenta Paolo Bruni, presidente Fedagri-Confcooperative –
come la valorizzazione dei prodotti del territorio sia inevitabilmente
correlata alla capacità di accedere agli scaffali delle grandi
superfici distributive, obiettivo che può essere raggiunto soltanto
se si danno risposte efficaci alle istanze delle grandi insegne distributive
in termini di ampiezza della gamma e volumi.
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