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AZIENDE
E PRODOTTI
Benvenuta DOCG!
Si è concluso l’iter per il riconoscimento a
Denominazione di Origine Controllata e Garantita per le colline di Conegliano
Valdobbiadene. A breve la pubblicazione del Decreto Ministeriale, che
formalizzerà il nuovo assetto. E i produttori brindano con il “nuovo”
DOCG Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore
Ormai è ufficiale: dopo 40 anni doc, il Prosecco diventa DOCG
e cambia nome!
Dalla prossima vendemmia, infatti, la produzione spumantistica storica
del Prosecco, quella di Conegliano Valdobbiadene, che rappresenta la migliore
espressione qualitativa, indicherà in etichetta “ Conegliano
Valdobbiadene Prosecco Superiore”. In primo piano, dunque, i produttori
hanno voluto il territorio ma, per ora, potrà essere indicata la
parola Prosecco con l’aggettivazione Superiore. “Il passaggio
al solo nome di territorio, che è il nostro obiettivo finale, deve
essere graduale” afferma il presidente del Consorzio di Tutela Franco
Adami. “In molti paesi al mondo prosecco è divenuto un sinonimo
di vino italiano di successo e togliere del tutto questa parola sarebbe
rischioso. L’aggettivazione Superiore, tuttavia, aiuta il consumatore
a capire subito che si tratta del prosecco originale, quello di Conegliano
Valdobbiadene ”.
Per comunicare queste novità, il Consorzio avvierà un importante
piano di comunicazione e renderà obbligatorio l’uso del logo
sulla fascetta di Stato, che contraddistingue i vini DOCG. Per il 160
spumantisti e gli oltre 3000 viticoltori dell’area, la decisione
di richiedere la DOCG è stata unanime. Nell’area di Conegliano
Valdobbiadene, infatti, è nato il successo del Prosecco da un connubio
fra territorio, vigna e uomo. Si tratta di un’area interamente collinare,
con pendenze molto elevate, dove ogni operazione viene fatta a mano e
dove si coltiva esclusivamente Prosecco da più di tre secoli.
Proprio questi luoghi “difficili”, che in questi giorni sono
candidati a Patrimonio Unesco per il proprio fascino, sono anche quelli
che spesso danno la migliore espressione qualitativa. Conegliano Valdobbiadene
è formato da 15 comuni con molte sfumature, che con il nuovo Disciplinare
saranno indicate con il termine Rive, che nel gergo locale indicano i
vigneti più belli e soleggiati.
Con la DOCG l’obiettivo sarà preservare il valore creato
da questo territorio in tre secoli di storia. Un patrimonio che ammonta
nel 2008 57.434.000 bottiglie e un giro d’affari di 370 milioni
di euro.
“La riserva del nome Prosecco ai soli vini doc, e la scelta di passare
a DOCG per l’area storica, rappresenta una rivoluzione necessaria.
– afferma il Presidente del Consorzio di Tutela Franco Adami - Se
nel 1969, all’ottenimento della doc, infatti, il vitigno si coltivava
esclusivamente nei quindici comuni situati tra le cittadine di Conegliano
e Valdobbiadene, negli ultimi decenni, grazie alle caratteristiche intrinseche
del prodotto e alle capacità delle aziende, è divenuto un
fenomeno di successo e la sua coltivazione si è via via allargata
prima alla provincia di Treviso, poi a quelle limitrofe. In questa nuova
situazione, il rischio per il Prosecco era l’assenza di regole chiare,
in grado di garantire un livello minimo di qualità ed il moltiplicarsi
dei fenomeni speculativi: bottiglie di strani colori, vini rosé
e molto altro. Il caso di una lattina dorata che portava il nome prosecco
svilendo il prodotto, ha dimostrato la necessità di mettere fine
a questa confusione. Forse proprio quel prodotto ha contribuito a convincere
i produttori che dovevano riprendere in mano il proprio destino”.
E, grazie alla volontà di tutti i produttori delle aree in cui
già si produce il prosecco igt, riuniti dalla Camera di Commercio
di Treviso, è stato possibile dare a questo vitigno un’identità
territoriale definita nella nuova doc, che si colloca nel Nord Est d’Italia.
Oggi sono 9 le province che, di diritto, faranno parte della doc e saranno
così sottoposte a regole certe per garantire il consumatore. Al
di fuori di quest’area, non si potrà più produrre
un vino con nome Prosecco. Il vitigno, infatti, si chiamerà Glera.
Dalla prossima vendemmia, dunque, ci saranno controllo e qualità
controllata per tutto il prosecco e eccellenza e garanzia assoluta per
Conegliano Valdobbiadene.
Per informazioni:
Consorzio per la Tutela del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene
www.prosecco.it -
vinoinvilla@prosecco.it
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