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Tra le strategie di sviluppo, insieme a promozione e ricerca anche il Fundraising finalizzato ad un’equa ripartizione dei costi di filiera 

Promozione, ricerca, tutela e servizi ai produttori. Questi i punti cardine su cui si è sviluppata l’assemblea dei soci del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP che si è svolta questa mattina presso la sede del Consorzio medesimo.

L’assemblea ha votato all’unanimità il bilancio consuntivo del 2022 e approvato il piano programmatico delle attività per il 2023, avendo sempre come direttrice l’assoluta qualità ed esclusività dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. Tale piano programmatico, si muoverà su quattro filoni principali, ovvero la promozione, la ricerca, la vigilanza e tutela, con una reference anche sulla funzione del Fundraising.

Relativamente all’esercizio da poco conclusosi, lusinghieri sono stati i risultati raggiunti, come ha affermato nella sua relazione il Presidente del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Enrico Corsini: “Negli ultimi anni il Consorzio Tutela è cresciuto e ha reso più forte la filiera. L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP nel 2022 ha agganciato in pieno lo slancio della ripartenza post pandemica dell’agroalimentare italiano. L’anno appena trascorso ha segnato un nuovo record per l’imbottigliamento di ABTM, nel formato “Giugiaro” da 100 ml unico per tutti i produttori, che ha fatto segnare un +43%. Un risultato raggiunto grazie alla qualità dei produttori certificati di ABTM e alle attività di promozione e tutela messe in campo dal Consorzio. Per proseguire questo percorso di crescita il Consorzio proseguirà le sue attività con nuove iniziative e azioni per sostenere le acetaie nella loro “missione” di mantenere la qualità dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena come punto di riferimento dell’eccellenza della “Food Valley” e dell’enogastronomia italiana nel mondo.”

Tra i temi “caldi” dell’assemblea, come già anticipato, la definizione nel 2023 degli obiettivi di Fundraising. L’assemblea ha votato unanimemente una equa ripartizione tra tutti gli operatori della filiera dei costi consortili per le attività istituzionali relative alla denominazione di origine – promozione, tutela e ricerca scientifica – proprie del Consorzio Tutela ABTM.
Non meno importanti i temi della promozione e della ricerca.

“All’inizio del nuovo anno – ha spiegato il Consigliere Michele Montanari nella relazione programmatica per il 2023 – la Regione Emilia Romagna ha riconosciuto il Distretto del Cibo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena; questo significa avere un’occasione in più per lo sviluppo della filiera e per il marketing territoriale. In tale contesto il Consorzio intende sostenere lo sviluppo del distretto per indirizzare e sostenere un turismo di qualità nelle acetaie e investimenti nel settore dell’incoming. E, non di meno, sta sviluppando una strategia di divulgazione internazionale sul web e sui social al fine di ricondurre sempre il prodotto al territorio di Modena e aumentarne la reputazione in termini di esclusività ed eccellenza. Per fare questo stiamo dando concretezza all’accordo siglato già nel 2019 con il Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP per mettere in rete la capillare presenza dell’Aceto Balsamico di Modena IGP nel mondo e il valore esclusivo dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP: ci sono tutte le premesse per costruire un sistema virtuoso di promozione di queste tipicità modenesi nel mondo. Nello sviluppo del programma di attività per il 2023 – ha aggiunto – il Consorzio ha altresì identificato tra i propri obiettivi la ricerca scientifica: è un percorso cominciato con il convegno “Il sapore dell’aceto”, che a Novembre 2022 ha visto riunirsi più di 250 esperti del settore, e che proseguirà per una migliore definizione delle caratteristiche organolettiche del prodotto. Oltre a questo lo sviluppo di sistemi per la tracciabilità e sostenibilità – sia economica che ambientale – sono alcuni punti fermi su cui il Consorzio intende insistere con attività di ricerca mirata”.
 
La collaborazione tra i due enti della DOP e della IGP si concretizza anche con il contrasto all’Italian Sounding e alle imitazioni. Quest’ultimo è un tema di grande attualità e complessità che deve necessariamente essere sviluppato in sinergia dai due Consorzi che in questi hanno conseguito importanti risultati nel loro compito di tutelare nel mondo le denominazioni dell’Aceto Balsamico Modenese .
 
Oltre alle attività proprie della tutela e promozione della DOP il consorzio mette a disposizione, sia dei soci che dei non soci, servizi come quello di imbottigliamento certificato, per cui il Consorzio ha stabilito nuove tariffe sempre nell’ottica di una maggiore trasparenza nella gestione ed equità tra i produttori.
 

Fonte Ufficio Stampa