Lavori in corso per la quinta edizione. C’e’ tempo fino al 25 agosto per presentare i libri. La premiazione il 24 settembre a Villa La Meridiana (Santa Maria di Leuca)
C’è ancora tempo fino al prossimo 25 agosto per partecipare alla quinta edizione del Premio Iolanda, riconoscimento ideato dalla psicoterapeuta Vera Slepoj e dal gastronauta Davide Paolini per celebrare la cucina italiana che affonda le sue radici nella grande tradizione culinaria familiare.
Al premio, dedicato esclusivamente ai libri di cucina e di ricette, possono concorrere tutte le case editrici italiane inviando un’opera pubblicata tra il 1 marzo 2021 e il 30 luglio 2022 che tratti di storie e personaggi del cibo, di prodotti e territori, di cucina, di ricette e dei mestieri del cibo.
La terna finalista verrà annunciata il 2 settembre 2022; la cerimonia di premiazione, che vedrà la consegna di un’opera bronzea realizzata per l’occasione dal maestro Gianni Cudin, si terrà il 24 settembre 2022 a Santa Maria di Leuca, presso Villa Meridiana di Caroli Hotels.
La giuria del Premio Iolanda, sezione “cucina e ricette”, è così composta: Vera Slepoj (presidente del Premio), Davide Paolini (presidente della giuria), Marina Valensise, Catena Fiorello, Silvio Perrella, Cinzia Giaccari, Benedetto Cavalieri, Giuseppe Seracca Guerrieri, Enrico Pandiani, Antonio Tognana, Concetta Fazio Bonina, Severino Salvemini, Teresa Ciabatti, Paola Siniramed Trifirò (vincitrice dell’edizione 2021 del Premio).
Per il terzo anno consecutivo, però, il “Premio Iolanda” si avvarrà di una sezione dedicata esclusivamente alla letteratura del vino – e a tutto ciò che gli gira intorno – con libri anch’essi pubblicati tra il 1 marzo 2021 e il 30 luglio 2022. Previsti inoltre riconoscimenti anche per le categorie “La cucina del benessere – Premio Giuseppe Da Re” e “La cucina della memoria”.
La giuria del Premio Iolanda per la letteratura sul vino è invece così composta: Vera Slepoj (presidente del Premio), Davide Paolini (presidente della Giuria), Alvaro De Anna, Enrico Semprini, Giacomo Mojoli, Piernicola Leone De Castris, Seby Costanzo, Laurent Chaniac, Rosanna Bettini, Giordano Emo Capodilista, Maurizio Zanella, Stefano Cosma (vincitore di categoria dello scorso anno). “La pandemia, i rincari e le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime derivanti prima dalla pandemia, poi dalla guerra ci stanno dimostrando quanto sia sempre più necessario un ritorno ai valori semplici della terra e della cucina del territorio”, spiega Vera Slepoj. “Valori incarnati da sempre da colei che ha ispirato il nostro Premio, la signora Iolanda Ferramosca, che a 86 anni può essere ancora vista fare la pasta a mezzanotte nel locale di Lucugnano che porta il suo nome. Insomma, il Premio Iolanda nasce anche per archiviare l’idea di una cucina troppo mediatica, troppo spettacolare, per recuperare invece un rapporto più sano, più genuino, meno cervellotico con una delle attività umane più primordiali: nutrirsi”.
Tra le vocazioni virtuose del Premio Iolanda c’è anche quella di promuovere e valorizzare lo street food locale, che per questa edizione sarà rappresentato dalla Burrateria caseificio del Capo e dal Mulino e pastificio Agrimo’ di Ruffano, nonché dal Birrificio del Capo e dalla Gelateria G.& Co. di Tricase e il capocollo Cervellera di Martina Franca, eccellenze che la sera della premiazione potranno essere degustate nei giardini di Villa La Meridiana di Santa Maria di Leuca.
Tra gli sponsor della manifestazione ci sono invece i “Vini da terre estreme” di Alvaro De Anna, il Castello di Ugento, i “Vini dell’Etna”, l’azienda vitivinicola Leone De Castris di Salice Salentino, il cioccolato Domori, i “Bibanesi”, il salentino King of Mortadella.