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L’installazione risale al 1784 e grazie ad una continua manutenzione i meccanismi sono ancora intatti e l’orologio scandisce i lenti ritmi della città.

Siamo tutti d’accordo sul fatto che l’Emilia-Romagna sia una delle regioni italiane in cui si vive meglio e in cui si mangia meglio. E sono tante le città che confermano questa considerazione, come la città di Castel San Pietro Terme, che è situata fra Imola e Bologna, lungo la storica via Emilia, proprio dove l’Emilia diventa Romagna. Quindi, si può dire che si colloca … “sul trattino” che separa i due toponimi. Fondata nel 1199 come città fortificata, ha molto da offrire a chi la visita: roccaforti, castelli, siti archeologici, paesaggi mozzafiato, ma soprattutto tante persone che ti accolgono col sorriso. Forse gli abitanti perseguono la filosofia della “lentezza”, tra tradizioni, prodotti genuini, acque termali e paesaggi naturali di pace e serenità.

L’origine del luogo è molto antica, come dimostrano gli scavi archeologici svolti sul territorio, che hanno evidenziato tracce di insediamenti etruschi e celti, precedenti a quelli romani. 
Ma qui più diffuse sono le atmosfere del Medioevo e del Rinascimento: nel centro storico cittadino sono ancora visibili un torrione ed un tratto di mura che un tempo difendevano l’intera città, testimonianze di una cinta muraria un tempo imponente. Notevole è il “cassero” del 1200, simbolo della città, all’interno del quale si trovava un teatro, probabilmente realizzato dopo il 1500 quando il territorio fu conquistato dalle armate dello Stato Pontificio ed il cassero perse la funzione difensiva.

Alle sue spalle si trova poi la massiccia torre trecentesca dell’orologio: l’installazione dell’orologio risale al 1784 e grazie ad una continua manutenzione i meccanismi sono ancora intatti e l’orologio scandisce i lenti ritmi della città. Ma qui, nonostante i ritmi slow, ci si diverte tutto l’anno tra decine di feste, sagre ed eventi che attraggono sempre un buon numero di visitatori che uniscono allo svago la possibilità di gustare le specialità locali. La gastronomia tipica si esprime con prodotti come il formaggio Squacquerone di Romagna Dop, i savoiardi, il miele, la patata di Bologna Igp, la cipolla di Medicina, la pasta fatta in casa. 
Una verde collina coperta da vigneti sale fino all’azienda vitivinicola Umberto Cesari, una cantina degli anni’60 che coltiva vitigni autoctoni come Sangiovese, Albana, Pignoletto e Trebbiano, oltre ad alcune varietà internazionali come Chardonnay, Cabernet Sauvignon e Merlot, con sei poderi, Ca’ Grande, Liano, Laurento, Tauleto, Casetta e Parolino, ognuno con caratteristiche diverse  
La Cantina Fratta Minore, realtà nata nel 2012, è gestita dai coniugi Nicola e Marianna Marrano, due professionisti con la passione per la vigna e il rispetto per l’ambiente. Nella loro produzione troviamo ancora i classici di questa zona, Pignoletto, Albana, e Sangiovese. Il must è Dama Bianca Pignoletto Metodo Classico. 
L’Osservatorio Nazionale Miele ha sede proprio a Castel San Pietro Terme ed è un organismo nazionale che dal 1988 supporta il settore apistico. Nel mese di settembre si svolge la Fiera Del Miele e la premiazione del Concorso Grandi Mieli D’Italia con le  Tre Gocce D’oro. 
Lo Squacquerone di Romagna DOP prodotto dal caseificio Comellini deve il suo nome alla particolare consistenza deliquescente della sua pasta, che si “squacquera” appunto.
Va infatti servito in un piatto perché non mantiene la forma dello stampo.

Oltre che per gustare buon cibo e bere buon vino, si va a Castel San Pietro Terme anche per godere del benessere generato dalle  acque termali solfuree e salsoiodiche che sono il cuore di queste Terme. Il Polo termale, di recente perfettamente ristrutturato, presenta  nuove sale per le cure inalatorie, le polverizzazioni, i fanghi e le piscine per la riabilitazione, per un benessere a ,360°.  Sono disponibili trattamenti sia  riabilitativi, sia estetici. L’origine delle cure termali a Castel San Pietro risale al 1337, anche se il primo vero e proprio stabilimento termale è sorto nel 1870 e già allora si caratterizzava per l’approccio scientifico. 

Adiacente alle Terme si trova il Golf Club Le Fonti a 18 buche, di proprietà comunale, sede di competizioni a livello internazionale. Conta 800 soci ed un primato nazionale per campi a 18 buche. 

A breve distanza da Castel San Pietro Terme si consiglia, prima di lasciare la regione, di visitare il caratteristico borgo medievale di Dozza Imolese, dal centro storico a forma di fuso. Sono affascinanti i numerosi, vivaci murales disseminati sui muri delle case e imponente è la Rocca Sforzesca, nei cui sotterranei ha sede l’Enoteca Regionale, promotrice dei vini dell’Emilia-Romagna. La Rocca è di origine medievale, ma fu trasformata da Caterina Sforza in castello fortificato e, in epoca rinascimentale, fu adibito a residenza nobiliare. Oggi è una Casa-Museo aperta al pubblico. 

Info: www.imolafaenza.it


di Nicoletta Curradi