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A volte nella vita si realizzano situazioni che sembrano avere l’alone di una fiaba.

Dieci anni fa, in occasione di una manifestazione enogastronomica il Maestro Gualtiero Marchesi assaggiando un panettone rimase particolarmente colpito per la qualità, l’equilibrio e la leggerezza. Volle così contattare quello sconosciuto pasticcere il cui nome è Vincenzo Tiri, oggi uno dei più importanti lievitisti italiani.

Tiri, quando rispose alla telefonata di un numero sconosciuto e sentendo dall’altra parte il nome di Marchesi, pensò immediatamente ad uno scherzo ma dovette ricredersi quando il Maestro gli disse che a lui avrebbe affidato la realizzazione della sua ricetta del panettone.

Tiri, cresciuto ad Acerenza nel laboratorio di famiglia dove aveva imparato dal nonno e dal padre l’arte della lievitazione e dopo aver lavorato presso rinomati pasticceri in Italia e all’estero era tornato a casa con il sogno di produrre il migliore panettone al mondo grazie al suo metodo innovativo che consiste in 3 fasi di impasto e 72 ore di lavorazione. Segreto che dona ai suoi prodotti quel tocco di sofficità e morbidezza senza eguali che tanto hanno colpito il Maestro.

Dopo quella telefonata Tiri ogni Natale ha prodotto i lievitati seguendo la ricetta del Maestro Marchesi, nel numero di soli 800 pezzi numerati.

Di base la ricetta è tradizionale ed equilibratissima, realizzata con lievitazione speciale, uso di uova selezionate a pasta gialla per conferire all’impasto un bel giallo intenso che ricorda l’oro, e inserimento di uvette e pezzi di arance candite, provenienti esclusivamente da una particolare coltivazione.

Quest’anno, proprio in occasione del decimo anniversario di produzione che coincide anche con quello della Fondazione di Accademia Gualtiero Marchesi, la fondazione stessa ha deciso di rivelare ufficialmente il nome dell’autore del lievitato e di realizzare un’edizione speciale.

La ricetta del panettone di quest’anno è stata arricchita di un prezioso blend di vaniglie che conferiscono al prodotto un particolare ed elegante tocco aromatico. È aumentata anche la produzione che per il Natale 2024 conta 1500 pezzi numerati e acquistabili solo su prenotazione (54 euro al chilo) presso Accademia Gualtiero Marchesi.

(accademia@marchesi.it)

I proventi della vendita sono destinati a supportare le numerose attività culturali della Fondazione Gualtiero Marchesi che ha sede a Milano nella storica via Bonvesin de la Riva. Qui secondo i princìpi di una sana alimentazione, dove la cucina è arte, vengono formati i giovani cuochi in grado di poter entrare nelle cucine dei migliori ristoranti italiani aderenti all’Associazione le Soste fondata dal maestro nel 1982.