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L’azienda italiana che è stata pioniera nella produzione e distribuzione di alimenti vegetali biologici fermentati spontaneamente NON pastorizzati è stata LIFe, start up bolognese che, recentemente è entrata a far parte delle aziende di Named Group. Un’acquisizione che conferma la mission del gruppo che è quella di unire competenze scientifiche e manageriali diverse provenienti da aziende consolidate (Named, Named Sport, Specchiasol, Farma Derma, New Penta) e start up innovative (Wellmicro e LIFe) e di intercettare così i trend di salute emergenti.

Intanto il mercato globale dei fermentati è cresciuto e continua a crescere, dai 32,42 miliardi di dollari del 2022 ai 35,15 miliardi di dollari del 2023, con una previsione di crescita a 49.2 miliardi nel 2027. A stimolare la crescita di questo mercato le evidenze scientifiche relative all’effetto positivo del consumo degli alimenti fermentati sulla salute in termini di prevenzione.
Ma cosa conosciamo in merito ai prodotti fermentati?

Flavio Sacco

Gli alimenti fermentati sono alimenti che hanno subito una trasformazione voluta a carico di microrganismi, come lieviti e batteri. Molti alimenti che mangiamo o beviamo quotidianamente sono alimenti fermentati come il pane, il vino, lo yogurt e i formaggi, ma anche la birra e il cacao. Esistono poi alimenti fermentati meno comuni – e in parte provenienti da tradizioni culinarie diverse dalla nostra – che oggi riscuotono molto successo e interesse dal punto di vista scientifico come il kefir, il kombucha e le verdure fermentate.

I cibi fermentati fanno parte della dieta umana da circa 10.000 anni e tra le prime prove dell’applicazione deliberata della fermentazione, vi sono vasi di ceramica trovati in Cina risalenti al 7000 a.C. e utilizzati per fermentare riso, miele e frutta. Mentre nell’antichità la funzione primaria della fermentazione ruotava attorno a una maggiore sicurezza alimentare e a una durata di conservazione prolungata, più recentemente gli alimenti fermentati sono stati associati anche a benefici per la salute.

Il merito principale degli alimenti fermentati è quello di rinforzare il microbioma intestinale umano che, gli studi sull’argomento, hanno confermato essere fondamentale per la salute dell’intero organismo e importante per la longevità.

Sono così stati incrementati gli studi sull’effetto di una alimentazione ricca di fermentati che suggeriscono di inserire questi prodotti nell’alimentazione quotidiana classificandoli come alimenti funzionali.

Per capirci, l’Alimento Funzionale è quello che ha dimostrato in modo soddisfacente di influenzare positivamente una o più funzioni del corpo, in un modo che sia rilevante per un miglioramento dello stato di salute e benessere e/o una riduzione del rischio di malattia.

Studi importanti condotti dai ricercatori della School of Medicine della Stanford University su persone sane e con alimentazione varia, alla quale sono stati aggiunti alimenti fermentati: kefir, latticini, kimchi, kombucha, verdure fermentate e bevande a base salamoia vegetale fermentata, ha portato ad un aumento della diversità microbica complessiva e a una riduzione dei marcatori legati all’infiammazione con ben 19 marcatori che hanno mostrato una diminuzione significativa. E pensare che i cibi fermentati hanno anche un gusto straordinario!

Benefici comprovati, quindi, per la flora intestinale e il sistema immunitario purché i microrganismi arrivino vivi sulla nostra tavola e questo non è scontato quando si acquistano i prodotti sugli scaffali e nei negozi specializzati. Spesso i prodotti fermentati vengono ottenuti in maniera naturale ma, per commercializzarli e dare una shelf-life più lunga, vengono pastorizzati, così le colture vengono uccise e questo è anche il motivo per il quale è sconsigliato cuocerli prima di consumarli.

Come fare allora per consumare fermentati con colture batteriche vive? È possibile prepararli in casa con pochi strumenti (sul web si trovano ricette e tutorial comprensibili a tutti) ma è bene ricordare che occorrono tempo e pazienza e alcuni accorgimenti fondamentali per la sicurezza alimentare. Oppure acquistare consapevolmente, leggendo con attenzione le etichette e orientandosi verso aziende che garantiscono alimenti fermentati non pastorizzati e lo dichiarano in etichetta, come la linea “Orto Fermentato” LIFe azienda di Named Group che, nel mercato europeo del consumer health, è l’unico che basa la propria offerta sul concetto dell’essere umano come organismo sommato alla totalità dei microrganismi che lo
abitano.

www.ortofermentato.it – www.namedgroup.com