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Pochi chilometri a sud di Bologna si attestò per lungo tempo durante la 2.a Guerra Mondiale la Linea Gotica; i bombardamenti han fatto sì che alcuni paesi abbiano oggi doppia dislocazione e denominazione, “vecchio” e “nuovo”.

La Statale della Futa era una strada militare romana andata presto in disuso e ripristinata nel medioevo come collegamento tra Bologna, Fiesole ed Arezzo (antichi insediamenti etruschi), divenendo l’asse principale nord – sud in vece di percorsi lungo la costa adriatica e quella tirrenica. Siamo nel preappennino emiliano tra i 300 ed i 700 metri di altitudine, con paesaggi variati e difformi che vanno dai calanchi alla boscaglia; terreni aspri e per lungo tempo incolti.

Eppure due particolarità emergono nei pressi di due cittadine site lungo l’odierna statale. Appena oltre un crinale che sovrasta due vallate, in una zona di aridi calanchi poco fuori Pianoro emerge il “Podere Riosto”, una zona viticola a 350 metri perfettamente esposta impiantata una sessantina di anni orsono e poi valorizzata, ampliata e resa operativa da circa 30 anni dalla stessa famiglia Galletti.

Oggi si presenta come un Agriturismo di notevole estensione e di alto livello, sia per i vari impianti a disposizione che per la qualità del cibo offerto e della produzione vinicola, facente parte del Consorzio dei Colli Bolognesi. L’accoglienza è giustamente informale ed assai professionale, i panorami rilassanti; il tutto a meno di mezz’ora dall’autostrada e dalla grande città.

Risalendo i tornanti della Statale 65 si arriva in breve a Loiano. Poco fuori si trova una villa di fine ‘600, antica locanda di passaggio frequentata tra gli altri anche da Goethe e da Papa Pio VII. A metà ‘800 lo svizzero Luigi Loup incontra e sposa una nobildonna bolognese ed apporta a quella che fino ad allora era la Villa delle Fratte non solo il suo nome, ma con grande passione e competenza anche una completa valorizzazione del territorio; disboscamenti, semine e coltivazione dei cereali rivitalizzano tutta la proprietà.

Oggi ”Palazzo Loup” è una sontuosa residenza con parco, giardini, ristorante chic, spa e piscina; alcuni edifici sono recentemente sorti per l’ospitalità alberghiera, oltre ad ampi locali per eventi e cerimonie ed un funzionale centro congressi.

Dal rilancio ormai trentennale della villa un po’ dimenticata la famiglia Baldassarri conduce direttamente, insieme a collaboratori di grande esperienza e professionalità, le attività del complesso, tra le quali anche corsi di cucina per gli ospiti.

Molti turisti arrivano dall’estero attratti dai vari percorsi dell’antica Via Francigena e dalla vicinanza di Firenze. La Storia, quella più antica, è presente a poca distanza nell’area archeologico-naturalistica di Monte Bibele in località Monterenzio, molto ben organizzata per la visita agli scavi di insediamenti etrusco-celtici che hanno riportato alla luce capanne, luoghi di culto e reperti museali rinvenuti nel villaggio.

Anche particolari ritrovamenti della civiltà contadina sono seminascosti in queste zone, come un antico mulino in grado di far risalire verso l’alto l’acqua di un torrente.
Di tutto quanto sopra descritto siamo stati recentemente testimoni insieme a giornalisti del settore ed altri addetti ai lavori.
Questo itinerario costituisce una piccola “chicca” a disposizione di chi desidera conoscere sempre di più.