Lo storico progetto di educazione si rinnova e, grazie al sostegno di UniCredit, si amplia. Un nuovo passo nella sfida alla povertà alimentare
Un bambino su tre, in Europa, è sovrappeso o soffre di obesità e in Italia la percentuale è ancora più alta, al 41% tra i maschi e al 38% femmine. Il dato, che emerge dal rapporto Childhood Obesity Surveillance Initiative pubblicato lo scorso novembre dall’Oms, colloca il nostro Paese al quarto posto a livello continentale (dietro soltanto a Cipro, Grecia e Spagna) e dimostra l’importanza di avvicinare fin da piccoli le bambine e i bambini a un’alimentazione sana ed equilibrata. Di lavorare, in altre parole, sull’educazione alimentare.
Non è infatti tanto il consumo eccessivo di cibo la causa di questi problemi, quanto piuttosto la diffusione di alimenti di bassa qualità, iper processati e scarsamente nutrienti, accattivanti ma ben lontani dall’essere sani per chi li consuma. Prodotti che, il più delle volte, sono anche a basso costo: povertà educativa (cioè la disabitudine a preoccuparsi di che cosa si mangia e la carenza di opportuni filtri educativi e culturali nelle scelte di consumo) e povertà economica (i cui dati sono in preoccupante aumento) rappresentano l’innesco ideale della povertà alimentare.
Un mix di concause che producono storture come, per l’appunto, la scelta di alimenti di scarsa qualità a basso costo, ma che favoriscono anche la genesi di un altro significativo problema: lo spreco alimentare. Due aspetti apparentemente agli antipodi, ma che condividono le stesse radici (l’approccio al cibo come bene economico, invece che come risorsa vitale) e ugualmente urgenti da affrontare. Slow Food Italia ha quindi deciso di rinnovare il proprio trentennale impegno nell’educazione alimentare, a partire dalle scuole, con la convinzione che sia possibile cambiare abitudini se ci si lascia guidare dal gusto e dalla curiosità per il cibo. Ed è a partire da questa convinzione che nasce la volontà di rilanciare lo storico progetto nato nel 2004 e conosciuto come Orto in Condotta, che oggi si espande raggiungendo nuove scuole in tutta Italia e cambia nome, diventando Orti Slow Food a scuola.
Fonte Ufficio Stampa