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Il pregiato condimento protagonista di una degustazione sensoriale per scoprirne segreti e caratteristiche uniche

L’Aceto Balsamico di Modena IGP assieme all’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP protagonisti a Vinitaly. Una degustazione dei pregiati condimenti è infatti in programma per domenica 2 aprile alle ore 12:00 presso il Padiglione Emilia-Romagna. 

Una degustazione sensoriale che servirà a guidare i partecipanti nella scoperta di tali eccellenze agroalimentari dai connotati unici, nelle loro principali componenti di aroma e gusto, accompagnati dalla narrazione di una storia che identifica e caratterizza il territorio modenese da secoli. 

“Essere presenti a Vinitaly su questo palcoscenico internazionale straordinario – spiega il Direttore del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP Federico Desimoni – è un’opportunità imperdibile. Il Padiglione Emilia-Romagna è la location migliore per raccontare il Balsamico, un prodotto che nasce da un utilizzo unico e tutto modenese dell’uva, del suo mosto cotto e dell’aceto di vino. Un condimento ed ingrediente unico, che tutti utilizzano ma che in pochi ancora conoscono: crediamo che la presenza a Vinitaly sarà l’occasione per offrire una esperienza immersiva e sensoriale, apprezzandone l’unicità e le caratteristiche”.
 

L’Aceto Balsamico di Modena è il quinto prodotto italiano agroalimentare DOP IGP per valore della produzione, nonché quello maggiormente esportato. Ottenuto dal mosto di sette vitigni tipici, con l’aggiunta di aceto di vino e di aceto vecchio di almeno 10 anni, l’Aceto Balsamico di Modena IGP è un prodotto dalle caratteristiche uniche, in grado di esaltare e impreziosire le portate più diverse, dall’antipasto al dolce, ma trovando spazio anche nella mixology e nella cucina fusion. Con una un valore al consumo che supera il miliardo di euro, oggi l’Aceto Balsamico di Modena IGP è utilizzato sia dai grandi chef che nelle cucine di tanti appassionati di tutto il mondo . 

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP si ottiene con il solo mosto d’uva cotto, da vitigni autoctoni della provincia di Modena, invecchiato per non meno di 12 anno o 25 anni in serie di botticelle di legni diversi. Viene utilizzata l’antica procedura dei travasi e rincalzi annuali dal barile più grande al più piccolo, un processo che viene tramandato di generazione in generazione. E’ un prodotto raro e di grande pregio, con una produzione annua di poco più di 14.000 litri. Imbottigliato nella tipica bottiglietta da 100 ml disegnata da Giugiaro, che ne racchiude e protegge le caratteristiche note di complessità ed aromaticità,  sarà tra i protagonisti dell’attività di degustazione che si svolgerà a Vinitaly, che rientra nella collaborazione tra i due Consorzi che va avanti proficuamente dal 2019.


www.consorziobalsamico.it

Fonte Ufficio Stampa