Mentre la crisi economica colpisce quasi tutti i settori, l’agricoltura mostra ancora una volta capacità di resistere agli shock esterni e di saper procedere in controtendenza nonostante lo scenario sfavorevole – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. Nel secondo trimestre del 2021, il settore primario ha registrato un aumento di posizioni lavorative del 10,4%, molto superiore all’incremento medio degli altri settori fermo all’1,9%.
Il mondo dell’agricoltura, con quasi 1,8 milioni di posizioni lavorative, ha mostrato vitalità e offerto opportunità di occupazione anche nel pieno della crisi sanitaria – continua Tiso. Ma il dato che più di ogni altro induce all’ottimismo è quello relativo ai giovani agricoltori, che negli ultimi cinque anni sono aumentati dell’8%. Non solo: sono oltre 55mila le aziende agricole condotte da giovani registrate nel 2020. Se si considera che nello stesso periodo gli imprenditori under 35 sono diminuiti nel complesso dell’11%, si comprende come l’agricoltura eserciti una forza di attrazione che non trova eguali negli altri settori.
La crisi coronavirus ha permesso di riscoprire l’agricoltura non solo come settore strategico per garantire al Paese i beni essenziali, ma anche per il suo ruolo cruciale nella risposta alle emergenze e alla crisi economica. Il settore primario, dopo una progressiva marginalizzazione favorita dal rapido sviluppo di matrice tecnologica, ha riconquistato un posto centrale nel panorama economico e si candida a essere protagonista della ripartenza.
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