A poche ore dalla conclusione a Torino della V edizione del Festival del Giornalismo Alimentare, l’appuntamento si conferma come uno dei più importanti eventi nazionali sui temi dell’alimentazione, che ha richiamato all’ombra della Mole, nella nuova location del Centro Congressi Lingotto, circa 1200 persone, tra giornalisti, comunicatori, professionalità medico-scientifiche, esperti, rappresentanti delle aziende alimentari. La prossima si svolgerà a Torino il 25 – 26 – 27 febbraio 2021.
“Non esiste in tutto il mondo una manifestazione che abbia questa formula – commenta l’ideatore e direttore del Festival Massimiliano Borgia. – Il Festival mette in contatto per tre giorni di full immersion i giornalisti e professionisti della comunicazione con quelli della ricerca e della salute alimentare e uno spaccato rappresentativo del mondo produttivo. Si genera tra loro un confronto – incontro che favorisce lo scambio e l’arricchimento di nuove idee e progettualità. È proprio questa formula ad averlo reso sempre più un appuntamento che desta attenzione a livello nazionale e internazionale.”
“Molto importanti dal punto di vista della formazione si sono rivelati i 20 laboratori di esperienza – prosegue Borgia – che hanno registrato in totale quasi 500 presenze e rappresentano il momento in cui giornalisti e comunicatori hanno avuto l’occasione di approfondire la conoscenza di tematiche specifiche legate agli alimenti, che possono essere utili nello svolgimento del loro lavoro quotidiano.”
Il “Festival parallelo”, quello dedicato al B2B – gli incontri tra professionisti della comunicazione e le aziende dell’agroalimentare interessate a comunicare – ha superato 160 sessioni di incontri organizzati in formula speed-date incrociando domanda e offerta tra oltre 50 comunicatori e 20 aziende. “Pensiamo di aver dato un contributo per promuovere con il B2B la cultura della comunicazione – spiega il Direttore del Festival – anche tra piccoli imprenditori, artigiani e aziende agricole, spesso lontani da queste dinamiche, che qui hanno potuto incontrare professionisti in grado di valorizzare le loro storie e i loro prodotti.”
Quest’anno il Festival ha voluto attribuire un riconoscimento ai giornalisti che si sono distinti per il particolare impegno nella divulgazione di tematiche alimentari. Il PIATTO ALLA CARRIERA è stato consegnato a: Mara Filippi Morrione, moglie di Roberto Morrione, giornalista d’inchiesta Rai scomparso nel 2011, cui è stato intitolato l’omonimo premio sul giornalismo investigativo; Carlo Ottaviano, 40 anni di esperienza, anche alla direzione di riviste specializzate come Il Gambero Rosso e Le Vie del Gusto; Gerardo D’amico, in Rai dal 1999, con una grande esperienza sui temi di alimentazione e salute; Bruno Gambacorta, ideatore e conduttore di Eat Parade, rubrica settimanale del TG2 dedicata al “bere bene, mangiare sano”; e Luca Ferrua, caporedattore alla Cronaca di Torino de La Stampa, appassionato ed esperto di enogastronomia e autore de “Gli uomini delle stelle” una raccolta di interviste a chef stellati.
Grande l’attenzione riservata al Festival da parte dei media locali e nazionali, grazie a temi di forte impatto sociale, come la necessità di ridurre lo spreco alimentare e, in particolare, quello legato ai consumi fuori casa, una tendenza in crescita nei prossimi dieci anni. Proprio da Torino, due settimane prima del Festival, è partita una provocatoria petizione, lanciata dagli organizzatori sulla piattaforma Change.org, per chiedere l’obbligatorietà della Food Bag – un contenitore idoneo al trasporto e alla conservazione del cibo ordinato al ristorante e non consumato – da rendere disponibile in tutti i pubblici esercizi e mense. Un appello che in appena due settimane ha raccolto oltre 13.500 firme.
Il Festival si è fatto notare anche per la presenza di personaggi popolari come Chef Rubio, al secolo Gabriele Rubini, che dopo aver lasciato la tv ha raccontato al Festival, attraverso una intervista esclusiva con il Direttore Massimiliano Borgia, il suo viaggio durato quattro mesi tra Sri Lanka, Iran e Gaza.
La manifestazione di Torino è stata anche il luogo dove per la prima volta è stato possibile quantificare con dati precisi l’impatto che i temi dell’alimentare hanno sull’informazione. Grazie alla collaborazione del Festival del Giornalismo Alimentare con L’Eco della Stampa, la più storica società italiana di media monitoring, è stato realizzato il primo rapporto sulla presenza del cibo nei media, commentato da Guia Beatrice Pirotti, docente SDA Bocconi e coordinatore del Master of Management in Food & Beverage. La ricerca ha permesso di constatare che sui media si parla più di cibo che di politica e nel solo 2019 le pubblicazioni su temi alimentari sono state oltre 1,3 milioni.
“Sapevamo che sui media questi temi tengono spesso banco, ma avere dati precisi sul fenomeno consentirà a tutti i colleghi e professionisti della comunicazione di avere una migliore consapevolezza della responsabilità che tutti noi abbiamo quando comunichiamo i temi alimentari. Perché il cibo non è solo un bene primario di sostentamento, ma è salute, cultura, stili di vita, economia, politica e molto altro. – conclude Massimiliano Borgia – Vorremmo essere sempre più un luogo a disposizione di tutto il mondo dell’informazione e delle comunità scientifiche che si occupano della delicata questione alimentare, un luogo di incontro, di scambio di opinioni, idee, progetti, tra mondi diversi che hanno il comune obiettivo di migliorare la qualità dell’informazione verso i cittadini.”
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