L’esperto di geopolitica Lucio Caracciolo, autore del rapporto Food
& Migration (Macrogeo-Fondazione Barilla Center for Food &
Nutrition) e Andrea Cattaneo, senior economist FAO – Food and
Agriculture Organization of tth United Nations. Conduce Andrea Segrè,
presidente Fondazione FICO
Evento di primissimo piano mercoledì 16 ottobre, Giornata mondiale
dell’Alimentazione, nell’ambito di Bologna Award Festival: appuntamento
alle 16 nell’Arena centrale di FICO Eataly World con l’incontro
dibattito dedicato a “Food & Migration”, realizzato da CAAB e
Fondazione FICO in sinergia e con la partecipazione della FAO, e in
collaborazione con la Barilla Center for Food&Nutrition. Al panel
prenderanno parte Lucio Caracciolo, presidente Macrogeo e direttore di
Limes, noto esperto di geopolitica, e Andrea Cattaneo, Senior Economist
FAO, insieme al presidente di Fondazione FICO Andrea Segrè. Sarà
l’occasione per consegnare il Premio Bologna Award 2019 City of Food
Master a Lucio Caracciolo, un riconoscimento assegnato proprio per lo
studio “Food & Migration” che ha messo a fuoco il doppio ruolo
chiave del cibo, non solo concausa di migrazioni ma anche opportunità
di integrazione nei Paesi di destinazione. Lo studio, realizzato da
Macrogeo con Fondazione Barilla for Food&Nutrition, offre preziosi
strumenti di ricerca per analizzare, da una prospettiva geopolitica, i
flussi e i trend dell’attuale e futuro legame tra cibo e migrazioni in
aree specifiche, in particolare nei Paesi dell’area mediterranea.
«Comprendere le ragioni che generano i flussi migratori è fondamentale – spiega Lucio Caracciolo Presidente di Macrogeo – per capire come questi evolveranno nel tempo e come, poi, andranno ad influire sulle nostre abitudini. Compiere questa analisi guardando al mondo del cibo è uno step ulteriore, perché il cibo è cultura, convivialità e, appunto, integrazione. Le scelte alimentari possono indicare la volontà di mantenere vivi i ricordi delle esperienze dei luoghi di origine o – al contrario – il desiderio di distanza da ciò che è percepito come un frammento del passato. Ma il cibo deve essere visto anche come strumento per raggiungere gli obiettivi che vengono posti dall’agenda 2030 dell’ONU, perché dobbiamo imparare a produrlo limitandone l’impatto sull’ambiente e perché è elemento fondamentale per superare i paradossi sociali».
1 miliardo. Tante sono le persone[1] che nel mondo vengono considerate “migranti”, perché si spostano all’interno del proprio Paese di nascita e residenza (760 milioni) o perché residenti in un Paese diverso da quello dove sono nati (244 milioni[2]). In questo quadro generale, Mediterraneo ed Europa sono al centro del dibattito: dal 2010 al 2015 sono migrati da vari Paesi in Europa Centrale 5,4 milioni di persone e 4,5 milioni nell’Europa Mediterranea.
Bologna Award 2019, il Premio internazionale per la sostenibilità giunto alla sua 4^ edizione, è promosso dal Centro Agroalimentare di Bologna, con la Fondazione FICO per l’Educazione Alimentare e alla Sostenibilità, la Camera di Commercio e il Comune di Bologna, la Regione Emilia Romagna, Città Metropolitana e Bologna Welcome: un team al quale si integrano le prestigiose partnership della FAO, Food and Agricolture Organization of the United Nations, e del Ministero degli Affari Esteri italiano. Media partners QN Il Resto del Carlino e Agronotizie, hanno collaborato Alce Nero, Conapi e Coprob. Info www.bolognaaward.com
BOLOGNA AWARD 2019
[1] Fonte International Organization of Migration (IOM), 2015
[2] Da intendersi tra chi cerca condizioni di vita migliori e chi – temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza a un gruppo sociale o opinioni politiche – si trova fuori dal Paese di cui ha la cittadinanza