Secondo un aggiornamento sul mercato del vino dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor, che ha analizzato i dati semestrali export a fonte Istat e le performance della domanda extra-Ue a base doganale nei primi sette mesi del 2019, l’Italia del vino si appresta quest’anno a superare per la prima volta i 6 miliardi di euro di saldo di una bilancia commerciale strutturalmente attiva.
E questo nonostante che nel primo semestre la crescita (+3,3%, a circa 3 miliardi di euro) sia stata meno vigorosa rispetto al passato e il prezzo medio abbia registrato un calo significativo, specie nell’area Ue.
Volano le vendite nei Paesi terzi oggetto di trattati di libero scambio (Giappone, Canada, Corea del Sud), mentre l’incremento negli Usa è inferiore rispetto alla media del mercato e in Cina si affacciano gli sparkling, unica tipologia segnalata in crescita nel Dragone.
Fonte Corriere del Vino
A cura di Roberto Rabachino / presidente@asa-press.com