Questa particolare varietà di melanzana ha forma snella e allungata, buccia sottile dal tipico colore viola intenso, indice di una buona presenza di antiossidanti e vitamine. La sua polpa è ricca anche di sali minerali e fibre, è piuttosto dolce, poco acquosa, praticamente priva di semi e possiede proprietà digestive. Questa melanzana, che ha una dimensione ridotta, circa una quindicina di centimetri di lunghezza e un peso medio di 35-40 grammi, è in commercio da qualche anno, originaria della Sicilia e ottenuta mediante incroci naturali con piantine selvatiche, dando così origine a un prodotto che non necessita di trattamenti chimici per la coltivazione. Attualmente è coltivata anche in altre regioni italiane, ma il prodotto a marchio registrato è solo quello siciliano e peso e lunghezza degli esemplari non siciliani possono essere maggiori, pur se l’ortaggio mantiene comunque una pezzatura ridotta.
ACQUISTO E CONSERVAZIONE
Come per le altre varietà, la melanzana perlina deve essere lucida, non raggrinzita, calice ben verde e taglio fresco.
Si conserva per qualche giorno nello scomparto meno freddo del frigo, ma sarebbe meglio cuocere le melanzane al più presto, finché sono ben sode e lucide.
IN CUCINA
La forma e la dimensione rendono questa melanzana particolarmente adatta a fare da contorno a carne e pesce, intera o tagliata a metà, insaporita con rosmarino. Tuttavia è ottima cotta in ogni modo, da sola o abbinata ad altre verdure, soprattutto fritta e in padella perché la sua polpa assorbe poco olio.
Per la dimensione e la buccia sottile, la perlina richiede tempi di cottura più brevi delle altre varietà di melanzana.
A cura di Enza Bettelli / asa.web@asa-press.com